L’importanza della prevenzione del tumore al seno
Il tumore al seno è una delle patologie oncologiche più diffuse tra le donne, ma grazie alla diagnosi precoce il tasso di sopravvivenza è in costante aumento. Individuare la malattia nelle sue fasi iniziali permette di intervenire tempestivamente, aumentando l’efficacia delle cure e riducendo l’invasività dei trattamenti.
Lo screening senologico è il metodo più efficace per rilevare eventuali anomalie mammarie prima che si manifestino i sintomi. La mammografia, in particolare, è considerata l’esame di riferimento per la diagnosi precoce del tumore al seno e viene raccomandata a tutte le donne a partire dai 40 anni.
Sottoporsi con regolarità ai controlli senologici permette di individuare lesioni sospette in fase iniziale, migliorando significativamente le possibilità di guarigione e riducendo la necessità di trattamenti aggressivi.
Cos’è la mammografia e come funziona
La mammografia è un esame diagnostico che utilizza una bassa dose di raggi X per ottenere immagini dettagliate della struttura della ghiandola mammaria. L’obiettivo è individuare eventuali noduli, microcalcificazioni o altre alterazioni che potrebbero indicare la presenza di una patologia.
L’esame viene eseguito comprimendo delicatamente il seno tra due piastre per alcuni secondi, in modo da ottenere immagini chiare e dettagliate. La procedura può risultare leggermente fastidiosa per alcune pazienti, ma è indolore e dura solo pochi minuti.
Negli ultimi anni, la tecnologia ha reso la mammografia ancora più precisa, con l’introduzione della tomosintesi 3D, una tecnica avanzata che riduce il rischio di falsi positivi e migliora la capacità di individuare tumori nei seni densi.
Quando fare la mammografia e con quale frequenza
Le linee guida raccomandano l’esecuzione della mammografia a partire dai 40 anni, con frequenza variabile in base all’età e ai fattori di rischio individuali.
Le donne di età compresa tra i 40 e i 49 anni dovrebbero sottoporsi all’esame su consiglio medico, soprattutto in presenza di familiarità per il tumore al seno. Nella fascia tra i 50 e i 69 anni, la mammografia andrebbe eseguita ogni due anni, come previsto dai programmi di screening del Servizio Sanitario Nazionale. Dopo i 70 anni, la frequenza dei controlli deve essere stabilita dal medico in base alle condizioni di salute generali.
Le donne con fattori di rischio elevato, come mutazioni genetiche BRCA1 e BRCA2 o una forte familiarità con la malattia, potrebbero necessitare di controlli più frequenti e di esami integrativi come l’ecografia mammaria e la risonanza magnetica del seno.
Mammografia o ecografia mammaria: quale scegliere?
La mammografia è il metodo di screening più efficace, ma in alcuni casi può essere integrata con l’ecografia mammaria, specialmente nelle donne con tessuto mammario denso. L’ecografia utilizza ultrasuoni per visualizzare la struttura interna del seno e può essere utile per distinguere tra cisti benigne e lesioni sospette.
La risonanza magnetica mammaria è invece riservata a pazienti con rischio oncologico elevato e viene impiegata per approfondire i casi dubbi emersi con gli altri esami diagnostici.
Tomosintesi 3D: un’innovazione nella diagnostica senologica
La tomosintesi mammaria 3D rappresenta un’evoluzione della mammografia tradizionale. A differenza della tecnica bidimensionale, questa metodica acquisisce immagini stratificate del seno, riducendo la sovrapposizione dei tessuti e migliorando la capacità di individuare lesioni sospette.
I vantaggi della tomosintesi includono una maggiore accuratezza diagnostica, una riduzione del numero di richiami per esami aggiuntivi e una migliore capacità di individuare tumori nei seni densi.
Mammografia e radiazioni: ci sono rischi?
La dose di radiazioni impiegata per la mammografia è molto bassa e inferiore ai limiti considerati sicuri per la salute umana. I benefici della diagnosi precoce superano ampiamente i potenziali rischi legati all’esposizione ai raggi X.
Inoltre, le moderne apparecchiature sono progettate per minimizzare l’esposizione alle radiazioni, garantendo la massima sicurezza per le pazienti.
Come prepararsi alla mammografia
Per ottenere immagini di qualità ottimale, è consigliato eseguire la mammografia nella prima metà del ciclo mestruale, quando il tessuto mammario è meno denso. È preferibile evitare l’uso di deodoranti, creme o talchi il giorno dell’esame, poiché potrebbero interferire con l’accuratezza delle immagini.
L’esame non richiede alcuna preparazione specifica e può essere effettuato in pochi minuti, senza necessità di anestesia o particolari precauzioni post-esame.
Conclusione
La mammografia è uno strumento essenziale per la prevenzione del tumore al seno. Grazie alla diagnosi precoce, è possibile individuare e trattare eventuali anomalie in fase iniziale, migliorando significativamente le possibilità di guarigione.
L’Istituto di Radiologia San Giorgio offre mammografie digitali e con tomosintesi 3D, garantendo accuratezza diagnostica, professionalità e tempi di refertazione rapidi.
Prenotare una mammografia è un passo fondamentale per la salute femminile. Contatta l’istituto per maggiori informazioni sui servizi di diagnostica senologica disponibili e sugli screening preventivi.